Photography Jordi A. Bello Tabbi
Styling Alice Grilli
Make Up Bianca Pannofino
Styling Assistant Jacopo Greco
DIGITAL COVER STORY
POV il Podcast: Alessandro Coppari, Chiara Crespi, Daniele Taurino and Martina Maiello wear total look Ludovica Carlini
interview Jordi A. Bello Tabbi
POV il podcast si fonda sulla vostra stupenda amicizia che si espande attraverso la vostra community che vi adora!
Quale pensate sia il segreto di questo costruttivo rapporto con il pubblico?
Prima di diventare creators siamo da sempre stati fruitori e persone che vivono il mondo online, quello che cerchiamo di fare quindi è trattare la community esattamente come vorremmo essere trattati noi. Questo si traduce in spontaneità e schiettezza attraverso un linguaggio emotivo che punta a creare forme di empatia nei confronti di chi ci ascolta.
Siamo stati al Roma Pride qualche giorno fa, che significato ha il Pride in un clima politico che è apertamente discriminante?
Il Pride per noi rappresenta da sempre un momento di festa e di profonda liberazione personale ma è anche un dovere morale partecipare a una manifestazione che ha a cuore i diritti civili, soprattutto visto l’attuale clima politico. Facciamo parte di una generazione che tende a non essere più parte attiva di un discorso che viene portato avanti solo verbalmente. Noi di POV vogliamo essere i primi a trasformare la parola in azione mostrando come gli stessi argomenti che animano le nostre puntate non sono fini a loro stessi ma richiedono una partecipazione attiva e concreta. Oltre a parlare a volte serve essere presenti e… Detto da un podcast!
Io penso che l’umorismo sia un fortissimo strumento per veicolare messaggi importanti. Una risata può essere un’arma contro la discriminazione?
Ognuno di noi ha provato sulla propria pelle forme di discriminazione che ci hanno permesso di avere ben chiaro cosa vuol dire esserne bersaglio. Proprio per questo ci rendiamo conto che l’umorismo può essere un’arma efficace contro le discriminazioni ma non verrà mai prima del rispetto che queste tematiche necessitano. Essendo la parola il nostro principale strumento, ci piacerebbe essere parte di un cambiamento che riguarda proprio il lessico, fornendo nuove sfumature di significato alle parole che sono loro stesse state veicolo di discriminazioni e violenze.
Quali sono i vostri prossimi obiettivi?
Rendere il pubblico partecipe di questa realtà a vari livelli è per noi un motivo di vanto nel sapere che questo prodotto non rispecchia solo il nostro punto di vista, ma anche quello di chi ormai ha imparato facendo play a sentirsi un po’ al tavolo con gli amici, quelli di una vita.
Ci siamo resi conto che attorno al nostro podcast si sta creando una community desiderosa di intessere rapporti umani e ci piacerebbe coltivare questa realtà non solo attraverso le puntate ma anche con dei live e dei momenti di condivisione che aggiungano una dimensione fisica e tangibile ai nostri contenuti.